Bellissimo locale, piccolo ma accogliente e ben strutturato, ordinato e pulito, ho adorato fin da subito tutto ciò che ho assaggiato, fortuna che mi hanno portato via altrimenti avrei divorato ogni cosa.
Un take away che usa dei prodotti di prima scelta, tutto fresco e preparato molto bene.
Il personale è formato da ragazzi giovani, educati e molto disponibili, uno dei punti di forza oltre al cibo è Marianna, titolare dell’attività, una ragazza giovanissima che ha trasformato la sua passione per la cucina in qualcosa che farà innamorare tutti noi, una persona che ricerca la precisione in ogni cosa in ogni cosa che fa.
Giusto per curiosità, si pronuncia poh-kay.
Dopodiché si deve sapere qualcosina sull’origine di questa parola, tanto per tirarsela un po’ mentre aspettate che arrivi il cameriere per le ordinazioni: si tratta di un termine hawaiano che significa letteralmente tagliato a cubetti.
Il pokè è infatti un’insalata di cubetti di pesce crudo, macerati e conditi con ingredienti e salse di vario tipo (solitamente a base di salsa di soia e olio di sesamo).
Questo cibo viene servito nelle cosiddette Pokè Bowl che si scelgono i 4 passaggi:
1 – scelta della base (riso sushi, riso integrale, quinoa, misticanza);
2 – scelta della proteina (salmone, tonno, gamberi al vapore, tofu);
3 – scelta della marinatura (condimenti vari per condire il pesce, con combinazioni di salsa di soia, olio di sesamo, latte di cocco etc.);
4 – scelta dei topping (edamame, cavolo viola, avocado, wakame, elementi crunchy etc.)
Ma quante ricette di poke bowl esistono? Il piatto è ormai così diffuso che ogni ristorante propone le sue versioni, insieme al classico di ispirazione hawaiana con il tonno, mescolando ingredienti e proponendo a volte anche versioni con la carne al posto del pesce, e la quinoa al posto del riso. Salmone con salsa spicy, tonno al naturale o tataki, pesce spada – perché no? – per una versione ispirata ai sapori mediterranei, e per completare uova di pesce, avocado, carote, fagioli edamame, cipolle, ravanelli tagliati sottili, cipollotti, semi di sesamo o semi di zucca, e le vostre salse preferite. Il poke, che ha il suo punto di forza nella componibilità, è una tavolozza attraverso cui potrete esprimere la vostra creatività, e in cui potrete ritrovare tutti i sapori del mondo.
La ciliegina sul pokè è proprio che : l’apporto calorico è bassissimo, consentito in qualsiasi regime alimentare dietetico ma al contempo ben equilibrato grazie alle verdure presenti e alla scelta dei carboidrati meno sabotatori della linea.
Il vero peccato (di gola) quindi sarebbe quello di non perseverare diabolicamente nel mangiare pokè: potete consumarlo anche ogni giorno, senza sensi si colpa.
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